Gli stabilimenti balneari ecosostenibili sono possibili, ma come?
Per parlare degli stabilimenti del nostro paese è importante conoscerne la storia. Nel 1843 venne inaugurato a Rimini il primo stabilimento balneare, inaugurando così un ricco periodo di vacanze al mare con un afflusso di turisti sempre più ampio, che portò nel corso del tempo ad un cambiamento della percezione delle vacanze per molti italiani.
A distanza di più di 150 anni gli stabilimenti nella sola Rimini sono diventati più di 600, questa crescita non è priva di conseguenze sull’ambiente.
Con l’aumento del numero degli stabilimenti balneari e dei turisti che durante tutta la stagione affollano le nostre coste, sono aumentate anche le necessità idriche ed energetiche, nonché la produzione di rifiuti.
Se la Riviera Romagnola non è uno dei posti paesaggisticamente più belli d’Italia, bisogna riconoscere l’incredibile capacità di innovazione dei Romagnoli. Molti progetti concreti sono stati realizzati in diversi stabilimenti ed il turismo sostenibile è diventato di primo piano tra gli obbiettivi della Regione Emilia Romagna.
L’attenzione dell’utenza ha chiaramente giocato un ruolo chiave, ormai i 2/3 della clientela prende molto più volentieri in considerazione soluzioni eco friendly rispetto a quelle tradizionali.