Il compostaggio è un processo di trasformazione dei rifiuti organici – il cosiddetto “umido” – attraverso il quale si ottiene un concime chiamato compost che si forma in un tempo variabile tra gli 8 e i 12 mesi. Per noi in Ecobioshopping scegliere il compostaggio significa impegnarci ogni giorno per l’ecosostenibilità delle nostre azioni. Per questo vi proponiamo una breve guida al compostaggio.
Che cos’è il compost
Le sostanze organiche biodegradabili che decomponendosi formano il compost sono principalmente di due tipi: umide (scarti di frutta e verdura, fondi di caffè e tè, pane, gusci d’uova, ossa e sfalci d’erba) e secche (foglie secche, segatura, paglia, rametti, trucioli e cortecce, carta da cucina).
Questo materiale costituisce il cibo dei cosiddetti “decompositori”: insetti, muffe, lombrichi, funghi e batteri che hanno il compito di decomporre i resti organici.
In questo modo gli elementi nutritivi possono tornare in circolo nel terreno a disposizione delle piante, esattamente come avviene in natura con foglie e rametti a terra nel bosco.
Come si prepara il compost
Il contenitore in cui viene preparato il compost si chiama compostiera: da notarsi che il compostaggio classico avviene in cassoni di legno.
Per la generazione di un buon compost (da utilizzare come concime) è necessario rivolgere grande attenzione alla materiale prima, perché non tutti i materiali possono essere compostati.
Inoltre è importante selezionare piante sane per evitare che le spore e le sementi di piante malate possano sopravvivere al processo di compostaggio e diffondere patogeni e malerbe negli anni successivi.
Un compost equilibrato e nutriente è formato da quattro strati:
- Il primo (di fondo) è formato da resti di potatura delle piante del giardino – come rametti, trucioli e cortecce – e serve a favorire il passaggio dell’aria all’interno della compostiera.
- Il secondo è formato da scarti secchi: paglia, segatura e foglie secche.
- Il terzo è costituito da residui organici umidi: scarti di frutta e verdura, scarti di cucina e sfalci d’erba.
- Il quarto strato (di chiusura) è costituito da rifiuti secchi mescolati a terreno.
Consigli per un buon compost
Per ottenere un buon compost è importante:
- mettere la compostiera in penombra per evitare che gli scarti organici possano seccare d’estate o gelare d’inverno. L’ideale sarebbe porla all’ombra di un albero caducifoglie;
- preparare lo strato di fondo per permettere l’areazione;
- alternare il materiale umido con quello più secco aggiungendo scarti organici in modo regolare e rivoltando il compost con un forcone ad intervalli regolari in modo da garantire la porosità del cumulo ed evitare la diffusione di cattivi odori;
- nel periodo estivo (e con meno frequenza anche in quello invernale) annaffiare il compost per mantenere la corretta umidità. Attenzione! L’acqua non deve essere troppa e per essere sicuri che l’umidità sia corretta basta eseguire “la prova dell’umidità”. Si stinge una manciata di compost nel pugno: se gocciola la massa è troppo umida, quindi si devono aggiungere i rifiuti secchi; se il palmo della mano è completamente asciutto, bisogna annaffiare un po’.
- sminuzzare i rifiuti per favorire la trasformazione rapida dei rifiuti organici.
Tempi di maturazione del compost
Il compost maturo è riconoscibile da 2 caratteristiche: un colore scuro con un gradevole profumo di terriccio di bosco e un aspetto soffice dove il materiale di partenza non si riconosce più, tranne i pezzi più grossolani.
Perché compostare
Il compostaggio domestico contribuisce a risolvere il problema del riciclo dei rifiuti, per questo alcune Amministrazioni Locali negli ultimi anni hanno messo a disposizione dei cittadini delle compostiere da giardino per il compostaggio degli scarti domestici, premiando l’impegno dei cittadini con uno sconto sulle tasse per i rifiuti.
Inoltre il compost aumenta la fertilità del suolo perché consente la preparazione di un fertilizzante naturale e compatibile con l’ambiente, limitando l’uso di concimi chimici e di terricci particolari. La quantità consigliata è di 5 o 6 kg di concime organico per metro quadrato ogni anno: praticamente circa tre palate di compost per metro quadrato.