Dal primo maggio 2018 alle Isole Tremiti saranno consentite solo le stoviglie biodegradabili alle Isole Tremiti e vietate tutte le stoviglie di plastica!
Lo ha deciso il Sindaco Antonio Fentini, che ha emesso un’ordinanza per fermare l’inquinamento delle acque della zona, a seguito della diffusione di una ricerca dell’Istituto di Scienze Marine del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) di Genova, dell’Università Politecnica delle Marche e di Greenpeace Italia, frutto dei campionamenti delle acque realizzati durante il tour ‘Meno plastica più Mediterraneo’ della nave ammiraglia di Greenpeace, Rainbow Warrior.
Perché vietare le stoviglie di plastica
Lo studio ha dimostrato che i livelli di microplastiche presenti nel Mediterraneo sono paragonabili a quelli dei vortici di plastica dell’Oceano Pacifico e che le aree più inquinate sono quelle di Portici a Napoli e delle Isole Tremiti. L’analisi ha oltre permesso di identificare i polimeri presenti nelle acque e ha mostrato che gran parte delle plastiche ritrovate è composta da polietilene, ovvero il polimero con cui viene prodotta la maggior parte degli imballaggi usa e getta.
Come ha sottolineato Serena Maso di Greenpeace: «per invertire questo drammatico trend bisogna intervenire alla fonte, ovvero interrompere la produzione. Il riciclo non è la soluzione e sono le aziende responsabili che devono farsi carico del problema, partendo dall’eliminazione della plastica usa e getta».
Per i trasgressori, commercianti o clienti, si applicheranno sanzioni dai 50 ai 500 euro. Per quanto riguarda l’idea di eliminare le bottiglie di plastica, il Sindaco ha dichiarato: “ci arriveremo: stiamo vedendo il nostro mare ucciso giorno dopo giorno dall’uomo e dovevamo fare qualcosa subito”.