Secondo uno studio redatto dall’Università della Valle D’Aosta e dalla Libera Università di Bolzano, la montagna sarà la destinazione turistica preferita dagli italiani. Tra le motivazioni della scelta rientra la percezione di maggiore sicurezza rispetto alle località di mare.
Panorami mozzafiato e ogni volta sorprendenti, tra i monti l’aria fresca e la temperatura più elevata donano una sensazione di totale benessere. Ma quanto è inquinata la montagna?
Inquinamento in montagna
Un dato allarmante è l’aumento della temperatura: se in valle aumenta anche solo di un grado, sulle Alpi questo innalzamento raddoppia. Ergo, l’ecosistema viene stravolto e neve e ghiacciai diminuiscono. Basti pensare che nel 1850 in Trentino i ghiacciai ricoprivano 110 chilometri quadrati di montagna, oggi ne sono rimasti solamente 32 km/q.
Aggiungiamo anche un ulteriore fattore: i rifiuti. Se nel Pacifico è stata ritrovata un’isola di più di 700 mila km quadrati di plastica, sul monte Everest la situazione non è di certo migliore. Si stima che lassù ogni anno vengano lasciate 132 tonnellate di rifiuti. Buona parte di questi scarti è composta da plastica, che disgregandosi inquina l’ambiente circostante e non solo.
Una ricerca dell’Università degli Studi di Milano e Milano-Bicocca ha stimato che nella lingua del Ghiacciaio dei Forni possano essere contenuti dai 131 ai 162 milioni di particelle di micro plastica.
Quali sono le origini? Una buona parte deriva dall’abbigliamento e dall’attrezzatura di alpinisti/escursionisti, il restante è sicuramente stato trasportato dalle masse d’aria. Questo giusto per ricordare che se agiamo responsabilmente nel pieno rispetto della Natura ovunque ci troviamo, gli effetti si potrebbero vedere anche a 3000 m di altezza!
Soluzioni impossibili, ma praticabili
Non c’è ancora un vero e proprio modo per risolvere il problema della plastica (né in mare, né in montagna), ma solo una piccola serie di azioni che possiamo fare ogni giorno, anche in vacanza.
- Prima di tutto scegliere la meta: Legambiente e Touring Club Italia hanno redatto una guida con i migliori luoghi naturali italiani da visitare. Clicca qui per accedervi.
- Scegliere la struttura adeguata per le vacanze: grazie al sito Ecobnb è possibile prenotare in una delle strutture ricettive ecologiche italiane con pochi click! Vi consigliamo la ricerca del marchio Alpine Pearls, che vi garantirà una vacanza 100% sostenibile.
- Per le vostre gite fuori porta o per le vacanze vere e proprie scegliete comuni plastic-free. Come i comuni della Lessinia, che da quest’anno grazie alla collaborazione con noi di Ecobioshopping hanno detto “NO alla plastica” e si sono reinventati con pratici box per l’asporto composti da piatti e bicchieri biodegradabili e compostabili.
- Per le escursioni scegliete sempre indumenti senza PFC .
- Durante le camminate o ciaspolate, munitevi di un sacchetto e guanti, in modo tale che se troverete qualche rifiuto potrete contribuire anche voi alla pulizia di quel bellissimo luogo.
- Per evitare l’utilizzo della plastica molti rifugi riempiono gratuitamente le borracce in acciaio, quindi dimenticatevi le bottigliette di plastica: una borraccia è per sempre.
- Riguardo agli spuntini in alta quota affidatevi alle baite oppure se desiderate portarlo voi assicuratevi di non lasciare niente una volta finito. Se desiderate pulirli prima di riporli dentro allo zaino basterà un po’ di acqua e limone.
Buone vacanze montane a tutti!
P.s. Sapete che potete contribuire anche da casa alla pulizia delle nostre aree verdi? Basta votare il parco preferite sul sito www.puliamoiltuoparco.vallelata.it. Il 30 giugno verrà selezionato un’area verde per ogni regione da ripulire con il supporto di Legambiente.
______________________
Hai altri suggerimenti o vuoi rimanere aggiornato su queste notizie e curiosità? Seguici sui nostri social:
LINKEDIN: @ecobioshopping
FACEBOOK: @ecobioshopping.it
INSTAGRAM:@ecobioshopping
TWITTER: @EcoBioShopping