La giornata di ieri, come ogni anno, ci ha ricordato che l’acqua è un bene prezioso e gli oceani sono essenziali per la nostra sopravvivenza.
Rispettare oceani, mari, fiumi e laghi, non solo contribuisce ad un ambiente più pulito, ma soprattutto a un ambiente più sano in grado di rigenerarsi autonomamente. Questi grandi ecosistemi blu permettono a 3 miliardi di persone di sopravvivere fungendo da grandi serbatoi d’acqua che riforniscono l’intero Pianeta sottoforma di precipitazioni.
La giornata mondiale degli oceani è stata istituita nel 1992 durante il Summit della Terra a Rio de Janeiro e viene celebrata ogni 8 giugno per ricordare il forte legame tra noi esseri umani e questi ecosistemi blu. A causa del surriscaldamento globale, le acque si sono innalzate e soprattutto riscaldate. Questo ha causato cambiamenti in questo grande ecosistema, tanto da danneggiare specie animali e vegetazione marina. Inoltre le plastiche sono sempre più presenti nelle acque, tant’è che si ipotizza che nel 2050 ci sarà più plastica negli oceani che pesci.
Un modo ideale e semplice da attuare per rispettare gli oceani quotidianamente è quello di prediligere pesce pescato con attrezzi di pesca sostenibile. Lo spopolamento dei mari causato dalla pesca selvaggia è anche dovuto dalla domanda di questo di alimento, per cui diamo un forte segnale alla nostra economia rendendola sostenibile fin dalle scelte di acquisto.
L’acqua, un bene prezioso
Continuare ad agire per salvaguardare il Pianeta vuol dire dare anche la giusta attenzione a come si usa l’acqua quotidianamente. Il risparmio idrico oltre ad essere una questione economica è una questione di salvaguardia delle risorse prime della Terra.
Nei Paesi occidentali si utilizzano 162 litri al giorno: 80 per l’igiene personale e 24 per la nutrizione. Secondo alcuni studi basterebbero 50 litri al giorno per soddisfare i nostri bisogni.
Come possiamo ridurre il più possibile lo spreco idrico?
- Ogni volta che lasciamo aperto il rubinetto mentre ci laviamo i denti possiamo sprecare fino a 5 litri d’acqua al minuto, quindi chiudiamolo sempre!
- Fare la doccia al posto del bagno: la prima permette di risparmiare fino a 1.200 litri all’anno per persona, ovvero un risparmio di 50 litri alla volta.
- Frutta e verdura non devono essere lavate sotto acqua corrente: basta riempire una bacinella d’acqua e versarvi un po’ di bicarbonato.
- Se possibile, utilizziamo l’acqua del rubinetto per dissentarci, applicando filtri che la depurino dal cloro.
- Utilizzare lavatrici e lavastoviglie a pieno carico e con ciclo ecologico o breve.
- Per quanto riguarda le lavatrici: non è indispensabile tenere sempre il rubinetto aperto. Una volta utilizzato l’elettrodomestico si può chiudere in modo tale da evitare perdite.
- Aggiustiamo eventuali perdite dei rubinetti: un rubinetto che gocciola può consumare fino a 5.000 litri annui.
- Quando laviamo l’auto è opportuno utilizzare un secchio pieno invece dell’acqua corrente: risparmieremmo fino a 130 litri di acqua potabile.
- Per il giardinaggio utilizzare l’acqua piovana permetterebbe un notevole risparmio idrico ed economico.
- Installiamo in bagno dispositivi a risparmio energetico: vaschette con doppio pulsante che fanno risparmiare fino al 10% di consumo idrico.
Come possiamo ridurre l’inquinamento idrico?
Le industrie sono spesso le prime responsabili dell’inquinamento dell’acqua. Per salvaguardare questo bene prezioso è necessario impegnarsi denunciando la contaminazione di fiumi, laghi o mari del proprio territorio.
In ambito domestico, quando puliamo le superfici di casa utilizziamo prodotti naturali, privi di agenti chimici in modo da non immettere sostante tossiche nelle nostre acque.
Se siamo amanti dei pranzi in riva al mare, fiume o lago, muniamoci di stoviglie riutilizzabili (da poter riportare a casa) oppure di stoviglie monouso biodegradabili e compostabili. Queste ultime se disperse nell’ambiente non lasciano traccia.
Possiamo salvare il Pianeta, dobbiamo solo fare il primo passo.
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