Settimana scorsa vi abbiamo parlato dell’inizio del Festival dello Sviluppo Sostenibile,vi sta appassionando?
Nel workshop iniziato lunedì, si son presentate molte opportunità di riciclo dei rifiuti.
Tutto ciò rientra nell’economia circolare, il metodo di gestione delle risorse che ci permetterà di sopravvivere, di far respirare questo Pianeta e quindi assicurare alle generazioni future la vita sulla Terra.
L’economia circolare cos’è?
L’economia circolare è un modello di produzione e consumo che mira a riutilizzare, riciclare, riparare, condividere e prestare le materie e i prodotti in modo tale da allungarne il ciclo di vita. Un piccolo esempio, molto riduttivo, di economia circolare casalinga è la trasformazione di un grande lenzuolo vecchio in stracci per la pulizia.
Su larga scala, parlando a livello industriale, gli scarti della produzione di un’azienda possono essere utilizzati per produrre nuovi materiali o prodotti. A titolo di esempio, basti pensare al progetto “CartaCrusca” di Barilla e Favini. Dagli scarti della lavorazione dei grani, viene generata la crusca che viene utilizzata da Favini per produrre la carta.
Questo modello economico mira quindi a ridurre il più possibile i cosiddetti “rifiuti”. Riducendo così l’impatto ambientale provocato dalla gestione degli stessi e anche perché in questo modo se ne contiene la produzione.
Quindi l’economia circolare prevede una consapevolezza da parte del produttore, ma anche del consumatore.
Le industrie grazie all’innovazione e valide collaborazioni possono ridurre al minimo gli scarti producendo nuovi manufatti oppure utilizzandoli come risorse energetiche.
I privati possono quotidianamente compiere scelte di economia circolare: acquistando prodotti sfusi, prestando o regalando oggetti che non si utilizzano più, riparando oppure riciclando.
I rifiuti che rigenerano la terra
Le stoviglie in materiali organici sono un buon esempio di economia circolare.
Vengono prodotte con materiali vegetali e quindi risorse naturali rinnovabili al 100%. Inoltre essendo compostabili vengono smaltiti nell’umido per entrare nel processo di compostaggio industriale.
Grazie a particolari condizioni di umidità, ossigenazione, temperatura e non solo, si ottiene il compost, materia prima utile in agricoltura. Esso viene impiegato come fertilizzante naturale, sostituendo perfettamente i concimi chimici. Risulta molto utile anche per bonificare i terreni.
Un meraviglioso esempio di come un prodotto, utile come un piatto monouso, possa essere ideato, pensato, progettato per aver un utilità anche dopo il suo mero utilizzo.
L’economia circolare è questo: progettazione di manufatti tali da aver un ciclo di vita più lungo possibile, e anche quando la loro vita volgerà al termine, potranno essere utili ancora.