Domanda fin troppo semplice direte e invece c’è ancora chi utilizza il monouso in plastica anziché quello compostabile.
Permanenza nell’ambiente: plastica vs compostabile
Sappiamo ormai che i tempi di degradazione della plastica sono lunghissimi: una bottiglia impiega dai 100 ai 1000 anni a decomporsi completamente. Per questo motivo deve essere smaltita nella raccolta differenziata, ma così si produce un altro effetto negativo sul pianeta: emissioni di CO2.
Per le stoviglie eco-compatibili è necessario tenere in considerazione due parametri:
- la biodegradabilità
- la compostabilità
Per essere definito biodegradabile un oggetto deve degradarsi in 6 mesi per almeno il 90% della sua massa; per essere definito compostabile, non deve superare i 3 mesi. Le stoviglie certificate come biodegradabili e compostabili hanno quindi una permanenza inferiore rispetto alla plastica, ma ciò non toglie che non debbano essere disperse nell’ambiente. Il motivo è semplice: se desideriamo che il “rifiuto” biodegradabile e compostabile divenga compost, è necessario smaltirlo nei rifiuti organici poiché solo lì avrà le condizioni necessarie per la degradazione.
Smaltimento
A proposito di smaltimento, la plastica incorre in un’ulteriore dispendio di energia. Il monouso una volta utilizzato, se pulito senza residui di cibo, può essere smaltito nella raccolta della plastica, per avviarlo al processo di riciclo. Se sporco, deve essere lavato e in un secondo momento gettato nella raccolta. Questa operazione purtroppo molti cittadini non la eseguono, rendendo così impossibile il processo di smaltimento! La plastica verrà incenerita e quindi non ci sarà occasione di riciclo, ma solo produzione di altri agenti inquinanti.
Per quanto riguarda il monouso biodegradabile e compostabile la situazione è differente. Pulito o sporco andrà sempre gettato nei rifiuti organici! Quindi non solo la produzione e il consumo di questi prodotti non intacca il pianeta, ma fa risparmiare tempo anche a chi li utilizza.
Ri-utilizzo
Non vogliamo parlarvi di un ri-utilizzo vero e proprio, ma della vita dei prodotti dopo lo smaltimento.
La plastica attualmente viene perlopiù incenerita, solo il 15% viene riciclata. E non può essere riciclata all’infinito!
Le ecostoviglie? Vengono immesse nel processo di compostaggio industriale per ricavare humus (compost). Il procedimento per ottenere questo composto utile alla terra, avviene in un ambiente controllato dove vengono ricreate le condizioni tali da permettere ai rifiuti organici di degradarsi come avviene in natura.
Questo prodotto viene poi utilizzato per arricchire i terreni, aiutare le coltivazioni, mitigare la desertificazione e il rischio idrogeologico.