[AGGIORNAMENTO DEL 14 OTTOBRE: I Barberis sono partiti! Dopo qualche ostacolo tra clima, manutenzione e organizzazione di Shibumi, la famiglia “per mare” è salpata dal porto di La Spezia. Noi di Ecobioshopping non possiamo che augurargli: buon vento ragazzi!]
Avrete già sentito parlare di questa famiglia italiana, di Sara, Stefano, Iago, Nina, il piccolo Timo e la nerissima Pepper.
Avrete già lette interviste su di loro e sulla loro imminente avventura su Shibumi e forse, avrete già anche consultato il loro fantastico blog fatto di racconti di vita vera, di sogni e della realizzazione di questi. Ma niente è gratis nella vita, e se domenica la famiglia Barberis riuscirà a partire dovranno solo ringraziare la loro determinazione e la loro passione per il…mare!
SHIBUMI: Una famiglia per mare
Tutto è nato proprio lì, in mare.
Sara e Stefano hanno entrambi questo forte amore per la vita marinaia e per la natura. Si incontrarono proprio durante una crociera in barca a vela. Due anime gemelle che hanno dato vita a Iago, che oggi ha 11 anni, la bellissima Nina di 8 anni e Timo di 3 anni. Non possiamo assolutamente tralasciare l’altro membro della famiglia: Pepper, la cagnolona di 5 anni che fa un baffo a qualsiasi bagnino.
L’estate è sempre stata l’occasione ideale per prendere e andare in mare tra Italia e Grecia, con amici e poi anche con i figli. Nel tempo un desiderio si fa sempre più forte: poter intraprendere un viaggio che non fosse solamente la fuga estiva, ma che potesse essere un nuovo stile di vita. E così, tra anni di risparmio, aiuti dagli amici e la difficile decisione di vendere la propria casa a Milano, nel 2016 riescono ad acquistare un Mikado 56, il mitico Shibumi.
“Siamo una famiglia umile, che come molte ha difficoltà ad arrivare a fine mese. Avevamo un sogno e ce lo siamo andati a prendere.” queste sono le parole di Sara che gentilmente ha ritagliato parte del suo tempo per raccontarci della loro nuova avventura.
Shibumi, Barberis e la Grande Traversata
“Volevamo partire lo scorso weekend [ndr. Domenica 27 settembre], ma date le condizioni meteo non era l’ideale, ora puntiamo a Domenica 4 Ottobre” ci racconta Sara.
La famiglia Barberis salperà da La Spezia dove da tre mesi sono in cantiere a organizzare barca, famiglia, partnership e ovviamente itinerario. Baleari, Gibilterra, Canarie, Capoverde e poi la lunga traversata fino ai Caraibi.
“Quanto sosterrete ad ogni tappa?” chiedo con fare da investigatrice, “Guarda, non abbiamo vincoli. L’itinerario è quello, ma se per caso, arrivati alle Canarie ci innamoriamo delle spiagge, potremmo rimanerci anche per due mesi anziché tre giorni”. Mi esalto, molte persone sono abituate a minuziosi programmi di viaggio studiati nei dettagli per rientrare il giorno stabilito, mentre loro no. Il loro intento non è il “Giro del Mondo in 80 giorni”, il loro desiderio è poter vivere un’esperienza unica, tanto desiderata e con la possibilità di contribuire a coinvolgere l’interesse dei più giovani. “I nostri figli seguiranno la scuola da remoto e con essa svilupperanno un progetto volto alla sensibilizzazione ambientale”.
La Grande Traversata: uno studio ambientale
Eh si, Sara e Stefano hanno a cuore anche l’impatto ambientale del proprio stile di vita: “Vorremmo far riflettere sui costi della vita sulla terra, confrontandoli con quella in mare. Non vogliamo convertire nessuno a questa scelta, ma vogliamo far prendere coscienza di quanto sia impattante la normale quotidianità”.
Saranno sole, acqua e vento a fornire l’energia ai Barberis grazie ai pannelli solari applicati alla barca, ai generatori eolici e agli idrogeneratori che trasformeranno la forza dell’acqua in energia elettrica.
“Questo comporta determinate scelte: alcuni elettrodomestici non potranno essere utilizzati, ad esempio il phon è ancora una questione dibattuta tra me e Ste poiché consuma veramente tant energia”. L’utilizzo di queste risorse sarà monitorato dal Floating Lab tramite bilanci energetici tra produzione e consumi in modo tale da poter fornire ulteriori dati sul dispendio energetico a bordo paragonandolo alla vita di terra.
Non solo, i rifiuti che produrranno non saranno smaltiti di giorno in giorno come quando si è casa, ma dovranno essere “pensati”. Perciò nessuna bottiglia d’acqua, ma un dissalatore che può produrre fino a 60 litri d’acqua dolce all’ora. Gli avanzi di cibo possono diventare un ottimo spuntino per i pesci, mentre plastica, secco e carta dovranno rimanere in barca fino all’attracco in un qualche porto. Per questo motivo i Barberis hanno ritenuto necessario portar con sé prodotti e beni di lunga durata, evitando così una moltitudine di rifiuti.
Sull’aspetto più scientifico, i Barberis con il patrocinio dell’Istituto di Fisica Nucleare hanno installato sulla loro Shibumi il Floating Lab, un laboratorio attrezzato per l’analisi di microplastica, plancton e al monitoraggio di cetacei.
Su le ancore e vento in poppa!
Ancora qualche giorno e la famiglia Barberis partirà per questa meravigliosa avventura ecosostenibile. Molti sono stati i partners a donare prodotti utili per la loro traversata. Non potevamo mancare noi di EcobioShopping! Abbiamo voluto regalare detergenti ecologici e piatti, bicchieri, posate biodegradabili e compostabili per tutte quelle situazioni in cui le condizioni meteo saranno avverse, tali da impedire l’utilizzo delle stoviglie in ceramica.
Seguiremo i Barberis nella loro Grande Traversata e vi terremo aggiornati mese per mese su questo loro grande salto di vita. “Hai grandi aspettative?” chiedo a Sara e lei in tutta tranquillità risponde “Credo che le aspettative tolgano la gioia del momento. Non mi aspetto niente e come me anche gli altri membri dell’equipaggio. Abbiamo tanta curiosità e siamo pronti ad affrontare qualsiasi situazione ci capiti. Con i soldi tenuti da parte abbiamo calcolato di poter vivere per un anno. Siamo aperti a collaborazioni da remoto, perché è necessario sempre avere un Piano A, ma senza un piano B sei spacciato”.
“Sara, cosa vuoi dire a tutti quelli che vi stanno seguendo, ammirando e alcuni anche invidiando?”
“Che i sogni si avverano, però bisogna andarseli a prendere!”
Grazie Sara per la disponibilità e per averci permesso di salire a bordo con voi. Vogliamo seguirvi in questa avventura che avrà sicuramente risvolti positivi per l’ambiente e per la sensibilizzazione di noi, gente di terra.
Buon vento!