Antica, per modo di dire, ma sembra già essere stata dimenticata. La regola delle 5 R è stata introdotta nel Decreto Ronchi nel 1997.
Riduzione, riuso, riciclo, raccolta e recupero, queste sono le strategie per ridurre i rifiuti sia nel nostro piccolo che in scala globale.
Riduzione
Questa sicuramente è la priorità! Imparando a diminuire i propri rifiuti, si avranno risultati migliori a lungo termine. Innanzitutto fare una spesa intelligente aiuta sicuramente alla riduzione degli scarti: acquistando meno prodotti confezionati si avranno meno imballaggi da gettare. Se non le utilizzate per altro, altre buste per la spesa non vi servono: utilizzate quelle in tessuto. In un periodo come questo sicuramente utilizzare mascherine lavabili riduce notevolmente la produzione mascherine-rifiuto.
Riuso
Ecco, questo è il caso delle buste monouso per la spesa: se per forza dovete utilizzarne una per portare a casa i prodotti del supermercato, dopo utilizzatela come busta per la raccolta indifferenziata o per l’organico (controllate sempre che ci siano i simboli di compostabilità!).
Il riuso è un ottimo metodo per continuare il ciclo di vita del prodotto. Un barattolo di vetro può diventare un perfetto packaging per la vostra prossima marmellata.
Riciclo
Non fate la marmellata? Allora decorate il vasetto di vetro e trasfromatelo in un porta-penne.
Il riciclo creativo non solo aiuterà a donare una seconda vita ai “rifiuti”, ma sarà anche un’ottima attività creativa per far divertire i vostri bimbi.
Raccolta
La raccolta differenziata è un dovere! E anche un diritto.
Ebbene sì, ognuno di noi può aiutare il mondo con questo semplice gesto: separando i vari materiali negli appositi contenitori. Ad esempio, i bicchieri in vetro, oppure gli specchi dove vanno buttati? Nell’indifferenziato! Questo ad esempio è uno degli errori comuni che molti fanno: nella raccolta del vetro vanno gettati solamente bottiglie, barattoli e confezioni, ovvero tutto ciò che è considerabile come imballaggio.
Recupero
Questa 5° R viene intesa soprattutto in termini di energia. Parte del materiale sicuramente verrà riciclato o riutilizzato. La parte restante, quella non riciclabile o non riutilizzabile, non viene gettata direttamente in discarica, ma può essere trasformata in energia termica e/o elettrica grazie agli impianti di termovalorizzazione.