Domani, 14 gennaio 2022, entrerà in vigore la Direttiva SUP in tutta l’Unione Europea. Di cosa si tratta e quali sono le multe per chi non rispetta questa legge?
Premessa
Questa legge vuole mettere a freno l’inquinamento da plastica. Ecco alcuni dati: in Europa ogni anno vengono prodotti 58 milioni di tonnellate di plastica: il 40% è composta da imballaggi, il 22% in beni di consumo e articoli casalinghi, il 20% in edilizia e costruzioni, poi troviamo automobili e autocarri (9%), apparecchiature elettriche o elettroniche (6%) e i materiali per l’agricoltura (3%).
Solo 17,4 milioni di tonnellate vengono effettivamente riciclate (30%). La parte restante viene dispersa nell’ambiente ed entra nella nostra catena alimentare.
Direttiva Antiplastica: Single Use Plastic
Fra poche ore diremo addio a:
- piatti in plastica
- posate in plastica
- bicchieri in plastica
- agitatori per bevande
- cannucce (tranne quelle che rientrano nella Direttiva sui dispositivi medici impiantabili attivi)
- cotton fioc non biodegradabili (tranne per quelli che rientrano nella direttiva riportata sopra)
- bastoncini per i palloncini
- buste di plastica
- contenitori in polistirene espanso destinati al consumo veloce
- e alcuni attrezzi da pesca in plastica.
Si stima che non verranno più messi in circolazione il 50% dei rifiuti marini, un’ottima notizia per l’ambiente!
Ma attenzione! Il divieto non si applica per i prodotti non biodegradabili e compostabili con il 40% di materie prime rinnovabili, questo fino al 1° gennaio 2024.
Dopo saranno concessi solamente se conterranno almeno il 60% di materiale biodegradabile e compostabile come indicato dall’art. 5 del decreto legislativo 196/2021 che attua la direttiva Ue 2019/904.
Credito d’imposta per le attività
Dal 2022 al 2024 per tutte le imprese che utilizzano piatti e tazze riutilizzabili o realizzate in materiale biodegradabile o compostabile, viene riconosciuto un credito d’imposta di tre milioni di euro all’anno. L’agevolazione consiste in un credito pari al 20% delle spese sostenute, ed è riconosciuto fino all’importo massimo di 10.000 € per ciascun soggetto beneficiario.
Multe della Direttiva SUP
Si potranno terminare le scorte, ma la Direttiva SUP norma anche le multe nel caso in cui si trovino soggetti che dopo la data di domani venderanno ancora prodotti in plastica. La sanzione potrà essere tra i 2.500 e i 25.000 euro. Può anche raddoppiare: se l’attività in dolo immette sul mercato una quantità di prodotti vietati pari al 10% del suo fatturato può arrivare a una sanzione di 50.000 euro.
Possiamo cantare vittoria?
No.
In realtà questa è una parte della manovra antiplastica. Il governo da oltre un anno continua rinviare la fatidica PLASTIC TAX, la tassa che dovrebbe disincentivare la produzione di prodotti in plastica. Dovremo aspettare il 2023 (forse!) per poter cantare vittoria, ma la Terra riuscirà ad aspettare?