Ogni 11 Aprile si celebra la Giornata del Mare che ha lo scopo di sensibilizzare i cittadini sviluppando il concetto di “cittadinanza del mare”, ovvero tutori della conservazione e della cultura marittima.
Come sta il nostro mare?
Sono circa 229mila tonnellate, i rifiuti plastici, che ogni anno si riversano nel Mar Mediterraneo (come se ogni giorno 500 container scaricassero in acqua il loro contenuto). Questi costituiscono l’82% degli oggetti che finiscono in acqua. Più della metà di questi rifiuti arriva da Egitto, Italia e Turchia.
Il Mar Mediterraneo ha quindi già superato la soglia massima tollerabile di inquinamento da plastica. Purtroppo anche nel Mar Tirreno la situazione non è delle migliori: 1,9 milioni di frammenti di microplastiche per metro quadrato.
Dove bisogna intervenire?
Le fonti principali di inquinamento sono le attività costiere e la mala-gestione dei rifiuti. Quest’ultima per la maggior parte delle volte è causata dall’inciviltà dei turisti. Seguono le attività di mare con pesca, l’acquacoltura e il traffico marittimo dal quale vengono dispersi nasse, reti e cassette per il traporto del pesce.
Chi può ripulire il mare?
Da quest’anno anche i pescatori potranno portare e conferire a terra i rifiuti che recuperano in acqua. Il decreto Salvamare etichetterà questi ritrovamenti non più come “rifiuti speciali”, ma come “rifiuti urbani”. Questo eviterà ai pescatori di farsi carico degli oneri di smaltimento e li incentiverà nella raccolta.
In attesa dell’approvazione definitiva, diverse località hanno avviato progetti pilota per pulire le acque.
Tutto questo però non basta.
Il mare è una risorsa fondamentale per il benessere della Terra. Noi tutti dobbiamo impegnarci a promuovere comportamenti positivi e civili.
Ad esempio…
- Non lasciare i rifiuti in spiaggia.
- Utilizzare prodotti in plastica che inavvertitamente potrebbero finire in acqua.
- Se si ha un lido, predisporre quanti più cestini possibili.
- Supportare le realtà che già stanno contribuendo a pulire il mare.
Scegliere il monouso ecologico per la spiaggia
Piatti, bicchieri e posate possono essere causa di questo inquinamento marittimo. Una valida alternativa al monouso in plastica, è data dalle stoviglie monouso prodotte con materiali naturali come ad esempio la polpa di cellulosa.
Sul nostro sito puoi trovare bicchieri in cartoncino o bioplastica (derivata da amido di mais), posate in legno o PLA, piatti in foglia di palma o polpa di cellulosa. Non solo! Abbiamo anche contenitori perfetti per il pranzo sotto l’ombrellone.
I prodotti sul nostro sito sono 100% compostabili e certificati.
Perché noi alla Terra e al Mare, ci pensiamo già da 10 anni.